Una Apressia CT115 per cambiare la vita in Bootyman

I maggiori volumi di etichette a incollaggio umido stampate con le due nuove Lithrone G29 da sei colori rendono necessaria anche la più avanzata tecnologia di taglio: la britannica Bootyman Printers investe così in una Apressia CT115.

Centoquattro anni fa nella città portuale inglese di Kingston upon Hull William Bootyman fonda Bootyman Printers, tipografia a cottimo che inizialmente stampa cancelleria, opuscoli e documenti di piccolo formato per i numerosi negozi al dettaglio e i commercianti locali dello East Yorkshire.
Oggi, con un fatturato vicino ai quattro milioni di euro, Bootyman è uno dei maggiori fornitori del Regno Unito di etichette a incollaggio umido/flessografiche e confezioni pieghevoli di cartoncino, e i suoi clienti sono principalmente i maggiori marchi del paese.Nel corso dell’ultimo anno l’aumentato volume di stampa sta impegnando molto anche il reparto di finitura, soprattutto quello delle etichette a incollaggio umido, il che ha messo la società di fronte alla necessità di migliorare la produttività del taglio a ghigliottina, sfociata così nell’installazione di una Apressia CT115.

Andy Binks, l’amministratore delegato: «Ora in un anno produciamo circa trecento sessanta milioni di etichette a incollaggio umido, tutte da tagliare a ghigliottina. Ma a causa di fermi macchina, programmazioni software, manutenzioni e sostituzione periodica della lama, con l’aumentato lavoro la precedente macchina di taglio rischiava di creare pericolosi colli di bottiglia. Komori ci ha invitato al proprio Centro Grafico di Utrecht per effettuare alcune prove di taglio, lasciando ai nostri operatori totale mano libera sulla macchina a ghigliottina lì installata. La capacità di taglio in continuo, la meccanica concepita per facilitare le manutenzioni (ad esempio il sistema di sostituzione della banda di taglio a semplice innesto e disinnesto), l’automazione del cambio lama e i comandi comodamente posizionati dell’Apressia CT115 hanno avuto un effetto particolarmente positivo sugli operatori.

Il taglio a ghigliot tina è intrinsecamente gravoso; per questo anche altri aspetti di ergonomia e alleviamento del carico di lavoro dell’operatore come la pressione di ganascia programmabile e la regolazione elettronica della squadra posteriore hanno fatto la loro parte. Senza dimenticare l’ampio schermo tattile e i sistemi di programmazione e salvataggio dati, che per un’azienda come la nostra che taglia in molti formati così diversi, complessi e ripetitivi sono pressoché vitali. La nostra Apressia lavora come minimo sedici ore al giorno da lunedì a venerdì, e praticamente subito dopo l’installazione abbiamo constatato personalmente quanto le più recenti tecnologie di taglio Komori stanno contribuendo alla qualità del nostro lavoro.»

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